Nella circostanza il sindaco del Comune carnico, Mara Beorchia, ha consegnato agli eredi delle famiglie della frazione di Chialina la copia del brevetto della Medaglia d’argento al merito civile concessa dal presidente della Repubblica per la rappresaglia subita e per il «luminoso esempio» dato nel soccorrere i nemici feriti nell’esplosione della caserma attacca dai partigiani.”
Le due giornate di Ovaro
Carnia: 1-2 maggio 1945 cosacchi, partigiani e civili in un paese in fiamme -Terza Edizione aggiornata e ampliata
di Luciano Di Sopra – Rodolfo Cozzi
Le due giornate di Ovaro
Primo e due maggio 1945. L’attenzione è solo su questi soli due giorni con il proposito di ridare memoria alla controversa vicenda dell’eccidio di Ovaro. Viene così ricostruito lo scenario e la puntuale scansione dei tempi e degli eventi.
La Liberazione è imminente.
I poteri civili non sono stati ancora rinnovati. Le diverse forze partigiane operano in assenza di un comando unico. La controparte, costituita dall’intero corpo cosacco di occupazione, si prepara all’esodo e usa una via di ritirata del tutto imprevedibile che coinvolge anche Ovaro. In questa situazione confusa emerge un folto gruppo di protagonisti: partigiani verdi della Osoppo, partigiani rossi della Garibaldi, membri del CLN, rappresentanti dei partiti politici che si consolideranno nel dopoguerra, maggiorenti locali aspiranti a conquistarsi un posto ed un ruolo nella liberazione nell’ultima ora. Ancor’oggi le varie versioni sono fatte di reticenze, di omissioni, in taluni casi, di riscostruzioni non vere dei fatti e di scarico delle responsabilità, compresa quella di imputare ogni colpa ai comandi cosacchi.
Gli autori, oltre ad avvalersi della documentazione esistente, hanno registrato e filmato interviste rese da alcuni dei principali protagonisti.
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Ricordato l’eccidio di 28 persone. Agli eredi il brevetto della medaglia d’argento
Prezzo: | 24,00€ |
- Rilegatura
- Brossura
- Pagine
- 372
- Isbn
- 978-88-7772-192-1
- Illustrato / con foto
- Sì