Dante in miniatura

Miniature di Massimo Saccon Guida breve alla Mostra

Dodici miniature originali ideate dall’artista Massimo Saccon dello Studio Vellum Opificium Civitas Austriae a Cividale del Friuli per celebrare l’anno dantesco 2021 e per il concomitante cinquantenario dall’istituzione della Fondazione de Claricini Dornpacher, decretata nel 1971 dall’allora Presidente della Repubblica Giuseppe Saragat.

In questi anni, la Fondazione ha conservato e valorizzato il suo patrimonio storico promuovendo numerose attività culturali.

Per celebrare queste due importanti ricorrenze, ha evidenziato il tema al centro dell’interesse culturale della nobile famiglia: Dante Alighieri. Ma qual è il nesso tra la Fondazione e il Sommo poeta? L’interesse di Nicolò Claricini senior per Dante Alighieri risale al 1466 quando editò un codice miniato della Commedia, commentandolo in latino. Questo codice è l’unico originato in Friuli mentre ne esistono altri di grande valore acquisiti, in passato, al patrimonio di biblioteche del Friuli Venezia Giulia.

Questi codici sono protagonisti della mostra presso il Museo Archeologico Nazionale di Cividale del Friuli dal 18 settembre 2021. Inoltre, nella residenza di Padova la nobile famiglia aveva collezionato oltre 5000 volumi sulla vita e l’opera di Dante, ora appartenenti al Comune di Padova. Da qui il progetto intitolato “Tutte quelle vive luci” (Paradiso XX 10-11), approvato dal Comitato nazionale per le celebrazioni dantesche del Ministero della Cultura, che accompagnerà numerosi eventi dedicati al Sommo poeta sia con manifestazioni in presenza che a distanza.

Per l’occasione, presso la Villa de Claricini Dornpacher a Bottenicco di Moimacco (Udine) sede della Fondazione, è stata allestita una mostra del miniatore e amanuense Massimo Saccon dal titolo “Dante in miniatura”.

Dante in miniatura presenta dodici originali e inedite miniature ispirate dalla Commedia, dal De vulgari eloquentia e dal De monarchia e la riproduzione fedele del foglio iniziale miniato del codice Claricini, coadiuvato dalla calligrafa Maria Valentinuzzi.

L’artista Massimo Saccon dimostra di trarre, dal suo percorso conoscitivo della tecnica della miniatura, una raffinata qualità espressiva dai vari stili, ricordando l’arte della miniatura definita nel Purgatorio dantesco (XI 79-81) come «quell’arte ch’alluminar è chiamata in Parisi». In francese il termine utilizzato è enluminure, derivante dal latino illuminare e cioè “donar luce”.

Massimo Saccon ha voluto in questo modo illuminare la nostra curiosità per un’arte che la storia aveva riservato agli ambienti monastici. Oggi, invece, può essere apprezzata dal grande pubblico meravigliato da tanta raffinata bellezza.

Oldino Cernoia Presidente della Fondazione de Claricini Dornpacher

 

Dante in cartolina

Mostra 

 

Prezzo: 8,00
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Rilegatura
Brossura
Pagine
36
Isbn
978-88-7772-324-6
Curatore
Emanuela Accornero
Illustrato / con foto
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